UNA PICCOLA OASI

Giardini Zen, le origini nascono ai confini tra India e Pakistan, da monaci che rendevano i loro giardini ricchi di spiritualità.

I monaci offrivano, infusi e erbe all’interno di questi giardini, i quali erano realizzati con elementi naturali come la sabbia ( veniva rastrellata per ricreare le onde , correnti o i venti), legno (camminatoi), bamboo (perimetri), sassi (ricreavano le montagne e le isole).

I monaci, hanno portato con se questa cultura, migrando verso la Cina e il Giappone.

Oggi il Giardino Zen viene riferito al giardino secco il cui nome sarebbe “karesansui” (giardini di pietra).

Le tecniche e i materiali utilizzati nella realizzazione dei Giardini Zen vennero perfezionati nel corso del tempo, man mano che i monaci li utilizzavano all’interno dei loro rudimentali monasteri come supporto alla meditazione ed alla preghiera.

Sotto l’aspetto religioso, il giardino giapponese è naturocentrico (esprimere l’armonia dell’uomo con la natura).

Il Giardino Zen è infatti, l’esempio perfetto della fusione fra filosofia orientale e l’arte del giardinaggio, costituendo un luogo di meditazione e riflessione interiore.

Ogni Giardino Zen è formato:

  • Sabbia, (granito bianco per dare luce), intensa come rappresentazione dell’acqua, rastrellata in modo ondulato, secondo precisi disegni che ne simulano il movimento;
  • Piante, attraverso la coltivazione delle piante ci si prende cura della propria anima. Le piante più comuni sono felce e muschio;
  • Rocce, come simbolo di montagna ed isole che si innalzano dall’oceani, il tutto in un’ottica estremamente minimale. Infatti secondo la tradizione, le isole (pietre) sono un elemento fondamentale, sono simbolo di salute e longevità, sinonimo di solidità consistenza e stabilità.

Ogni pietra deve avere la sua precisa posizione, forma e colore, deve essere levigata, ma allo stesso tempo deve mostrare i segni che il tempo e i fenomeni naturali  lasciano.

Le rocce devono sempre essere presenti in un numero dispari, mai pari, soprattutto mai quattro, in quanto secondo gli ideogrammi giapponesi, la simbologia di questo numero è molto simile a quello della morte ( da dodici in poi, non si percepisce più la pariglia).

Il Giardino Zen, è un arte in continuo cambiamento ma che non abbandona mai lo stile tradizionale vecchio di 2000 e più anni.

Il Giardino Zen è un oasi di pace, riflessione e meditazione che si può creare ovunque, per aiutarci a fuggire momentaneamente dalla vita frenetica che viviamo.

 Il giardino zen non è necessariamente una vera è propria realizzazione all’interno di uno spazio verde: lo possiamo ricreare anche in un piccolo vassoio e appoggiarlo sulla nostra scrivania di lavoro. Oltre ad  essere mezzo di decorazione, se dotato di un piccolo rastrellino usato per rastrellare la sabbia, può aiutare a rilassarsi tra un intenso impegno e l’altro,nonchè a ritrovare la giusta ispirazione.

La sabbia, ci aiuta con un suo percorso ondulatorio a rilassarci, come in una sorta di ipnosi che affranca dall’ansia e dallo stress.

Contattaci e progetteremo e realizzeremo per te, un bellissimo luogo di meditazione, un luogo perfetto dove poterti rifugiare dallo stress quotidiano.

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