LIBERTY: Il GIARDINO DI DAVIDE E DAMIANA

Capita spesso che ci si ritrovi con agronomi, agrotecnici e professionisti del verde, anche solo per bere un caffè. Come succede almeno una volta alla settima, eravamo in agraria (il nostro “bar” di riferimento) e si discuteva sulla scarsa preparazione degli operatori, un male che purtroppo affligge il settore del giardinaggio.

A tal proposito, prende la parola Jerry e mi chiede se sono disposto a progettare il giardino di sua cugina Damiana, anche se piccolo. Al che gli rispondo che la dimensione non è un problema per noi di Paesaggio Italiano. Anzi, spesso un piccolo giardino presenta opportunità interessanti e lascia spazio a soluzioni davvero sorprendenti e innovative.

Detto, fatto. Il buon Jerry fissa subito un appuntamento.

La sfida che ci si è presentata era piuttosto articolata. Stiamo parlando di una villa liberty posta in pieno centro storico e all’ascolto, la prima regola della comunicazione tra cliente e professionista, sono emersi subito problemi, desideri ed esigenze che andavano affrontati con perizia.

Il primo desiderio era di avere uno specchio d’acqua. Problema: non è possibile costruire una piscina in centro storico. E qui parte la condivisione di idee, nonché una fattiva collaborazione con l’architetto di Davide e Damiana. Problema risolto con successo senza andare contro i regolamenti comunali.

Secondo desiderio: Damiana è innamorata dei giardini tropicali e delle piante che essi ospitano. Idea per nulla banale data la caratterizzazione storica dei giardini liberty del primo novecento ove le piante esotiche la facevano da padrone con forme, colori e odori insoliti e ricercati.

Terzo ed ultimo desiderio: la necessità di ridimensionare gli spazi del giardino di questa esterni di questa villa Liberty in ristrutturazione in molteplici zone tra cui un ampio carrabile che colleghi il cancello con l’autorimessa, un percorso pedonale che unisca il cancellino pedonale con la porta d’ingresso, una quinta che protegga la vasca dalla vista di chi entra in giardino, una quinta più alta che protegga l’intero giardino dalla vista del palazzo adiacente ed infine, un grande prato per far correre il simpatico cagnolino.

Stiamo parlando di un centinaio di metri quadrati in tutto, ma…  QUANDO IL GIOCO SI FA DURO, I DURI INIZIANO A GIOCARE!

Vanessa non ci ha pensato su molto ed ha cominciato a disegnare a mano libera, alcune bozze ed idee.

Sposare il formalismo e l’esotico, proporzionare i molteplici spazi suddividendo il giardino in parti armoniche senza appesantirlo, il tutto con un tocco di modernità.

Il liberty di Davide e Damiana e le sue fioriture

Un viale di palme, un pedonale sinuoso, una quinta formale di carpini a spalliera, le immancabili rose al sole e ortensie all’ombra della vecchia mura ed una aiuola frangi vista con una palma nana ed altre essenze esotiche e aromatiche a rifinire il tutto.

Semplice no? No, non è stato affatto semplice, ma siamo riusciti ad esaudire i tre desideri di Davide e Damiana e oggi (per citare qualcosa di altrettanto esotico) ci sentiamo un po’ anche noi come “il Genio della Lampada”.

logo

Pe il giardino dei tuoi sogni: Contattaci

Lascia un commento